E prendere la strada e andare un’ora avanti al tempo
giocar le suole e il buon umore al vento
e sparpagliare giorni e sere fra i cumuli del mondo
per poi trovarli in un bicchiere al fondo

yo non camelo ser eray
que es calò mi nacimiento
yo non camelo ser eray
con ser calò me contento
con ser calò me contento

e dentro il fuoco del tramonto guardo svanire il giorno
e sopra il mio cappello appunto un fiore maladorno
e ora che il cielo si fa scuro svelando malinconia
mi resta in tasca un soldo d’oro e la mia furfanteria

yo non camelo ser eray
que es calò mi nacimiento
yo non camelo ser eray
con ser calò me contento

 

Le parole del ritornello appartengono ad una antica canzone gitana e recitano testualmente:

“Io non desidero essere un signore
perché sono nato gitano
io non desidero essere un signore
di essere gitano sono contento”

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